L’Archivio in scena. Le carte della Scala tra Ottocento e Novecento
L’Archivio in scena. Le carte della Scala tra Ottocento e Novecento

L’Archivio in scena. Le carte della Scala tra Ottocento e Novecento

Bando Innovacultura 2024

Attuazione:
Mémosis società cooperativa impresa sociale
Associazione culturale Marcello Visconti di Modrone per la Storia dell’industria
Avvio: 10 settembre 2024 – Conclusione 10 settembre 2025

Sintesi di progetto

Obiettivo del progetto è di costruire uno strumento innovativo di valorizzazione dell’Archivio della Società anonima per l’esercizio del Teatro alla Scala, ovvero un portale culturale e digitale che garantisca al contempo l’accesso a distanza agli inventari multimediali e la pubblicazione di contenuti storico-culturali a partire dai documenti d’archivio.

La piattaforma che si vuole progettare dovrà dunque coniugare il rigore scientifico della descrizione inventariale alla pubblicazione strategica di contenuti culturali di più vasto accesso, mettendo l’Archivio in scena con un sistema di comunicazione che prenda avvio dalle carte prodotte dalla Società anonima per la gestione dei Teatri La Scala e Canobbiana di Milano.

Le carte della Società anonima per l’esercizio del Teatro alla Scala sono un fondo documentario facente parte dell’Archivio della famiglia Visconti di Modrone; sono gestite dall’Associazione culturale duca Marcello Visconti di Modrone per la storia dell’industria e conservate in deposito presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con accesso pubblico su richiesta. Si tratta di un fondo archivistico di grande interesse internazionale per la storia del teatro, del balletto e della musica. Copre un arco cronologico che va dal 1898 al 1920, periodo in cui la Società ha gestito il teatro aprendo nuovamente al pubblico la Scala con la messa in scena di spettacoli di elevato valore artistico e culturale, dopo alcuni decenni di fallimentari imprese private e di sovvenzioni pubbliche che avevano prodotto stagioni teatrali di mediocre livello. Presidente della società fu Guido Visconti, vicepresidente Arrigo Boito. Fu assunto come direttore e amministratore generale Guido Gatti Casazza e, come direttore artistico e dell’orchestra, il consiglio d’amministrazione scelse un emergente Arturo Toscanini.
L’archivio conserva una ricca e varia tipologia documentaria che comprende la corrispondenza con musicisti, cantanti, direttori d’orchestra, impresari e fornitori, nonché locandine, manifesti, bozzetti e disegni, ed è stato riconosciuto nel 1991 come di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica della Lombardia; è dotato di strumenti di corredo tradizionali che necessitano di una pubblicazione on line e di collegamenti multimediali per l’accesso a distanza alle carte.

Concretamente si prevede di costruire una piattaforma multimediale con più aree di accesso:

• Un’area di accesso agli Inventari e ai documenti multimediali collegati ai fascicoli, per consentire la consultazione a distanza non solo delle descrizioni inventariali ma anche degli stessi documenti;
• Un’area, collegata alla precedente, di indicizzazione per facilitare le ricerche;
• Una sezione destinata alla pubblicazione integrale di documenti di particolare interesse storico e culturale, a cui accedere attraverso un thesaurus per facilitare la ricerca per mezzo di categorie generali;
• Un ultimo spazio per la pubblicazione di contenuti culturali ispirati dalle carte conservate in archivio (podcast di musica, narrazioni, letture).

Per l’attuazione del progetto si prevede inoltre di implementare la piattaforma con una prima serie di contenuti di seguito indicati:

• Pubblicazione on line dello strumento di corredo esistente con traduzione in inglese delle parti introduttive;
• Sviluppo inventariale delle serie dei registri Copialettere  e Verbali del Consiglio d’Amministrazione, che saranno digitalizzati e allegati alle descrizioni inventariali (circa 3000 unità);
• Pubblicazione integrale di una selezione di circa 100 documenti con trascrizione e indicizzazione analitica;
• Pubblicazione di alcuni podcast collegati ai documenti, narrazione e musica.

Si propone dunque di far coesistere e collaborare due sistemi di approccio agli archivi che tradizionalmente non si parlano: uno più dotto, finalizzato alla consultazione dei documenti a fini storici e di ricerca, il secondo di più largo pubblico finalizzato all’accesso facilitato ai documenti.

La piattaforma potrà essere successivamente implementata di altri contenuti digitali:

arricchendo le descrizioni inventariali;

  • implementando la serie dei documenti digitali accessibili;
  • Sperimentando in modalità partecipata la trascrizione e indicizzazione dei documenti manoscritti attraverso il coinvolgimento di studiosi, studenti, cultori della materia, appassionati di musica, di opera, di teatro, di storia del costume, di ballo, di Milano, di imprenditoria culturale.

Per le descrizioni inventariali sarà utilizzato il software Archimista, nella versione Archivista web per la pubblicazione on line.